venerdì 13 gennaio 2012

BIOGRAFIA

Questa immagine mi rappresenta perchè esprime il mio amore per questi cavalli i "frisoni".Questo cavallo per me rappresenta la libertà, l'eleganza,la leggerenzza,la bellezza.I suoi occhi esprimono sincerità scarsa nelle persone.Bisognerebbe prendere esempio da loro:ovvero essere più sinceri.

Cassius Clay

Muhammad Ali NYWTS.jpgCassuis clay nasce Louisville 17 gennaio 1942.
figlio di un pittore d'insegne e di una donna di religione cristiana.
A 12 anni inizia a frequentare la palestra Columbia, dove mette in mostra il suo talento. Dopo una brillante carriera da dilettante si mise in luce alle Olimpiadi di Roma del 1960 conquistando l'oro nella categoria dei pesi mediomassimi.
Nel 1961 passò al professionismo e batté Lamar Clark per KO e poi Doug Jones. Il 25 febbraio 1964 a Miami conquistò per la prima volta la corona di Campione del Mondo dei pesi massimi, battendo il campione in carica Sonny Liston per abbandono all'inizio dell' ottava ripresa.
Dopo appena un minuto il campione del mondo colpì l'avversario con un colpo d'incontro apparentemente innocuo, passato alla storia come il cosiddetto pugno fantasma (the phantom punch). Il giorno dopo la conquista del titolo, nel 1964 Clay si convertì alla fede musulmana, aderì alla Nation of Islam e cambiò il suo nome in Muhammad Ali. Rifiutato dalle principali sedi pugilistiche americane e da Las Vegas, il match di rivincita con Liston si disputò nel 1965 a Lewinston nel Maine.Ali difese il titolo per otto volte, poi la sua carriera fu interrotta quando si rifiutò di combattere in Vietnam. Ciò gli costò il ritiro della licenza da parte delle commissioni atletiche pugilistiche statunitensi.Nel 1971 tornò sul ring vincendo 2 incontri per KO tecnico con Jerry Quarry e con Oscar Bonavena. Il successivo incontro, valido per il titolo mondiale dei massimi dal detentore del titolo Joe Frazier in quello che è ricordato come "l'incontro del secolo".
Prima dell'incontro con Foreman si tenne anche la rivincita tra Ali e Frazier. Ai punti dopo 12 riprese vinse Ali. Il primo ottobre del 1975 Ali affrontò Frazier per la terza ed ultima volta, mettendo in palio il suo titolo mondiale, per stabilire chi dei due fosse definitivamente il più forte. L'incontro si tenne a Manila nelle Filippine e fu denominato "Thrilla in Manila". Fu un match drammatico che vide i pugili combattere con enorme ardore, senza risparmiarsi un istante. Prima dell'inizio della quindicesima ed ultima ripresa l'allenatore di Frazier ritirò il suo atleta, vedendolo letteralmente distrutto dai jab di Ali.
La sua boxe basata sul movimento di gambe resta inimitabile per qualsiasi pugile di categoria "pesante". Di lui si disse: "Vola come una farfalla e punge come un'ape".
Dal 1976 la velocità di Ali cominciò a diminuire, probabilmente causato dall'avanzare dell'età, e dal 1977 non riuscì più a mettere KO i suoi avversari. Un segnale dell'evidente declino di Ali fu la vittoria unanime ai punti (anche se molto deludente) contro Alfredo Evangelista, un pugile poco dotato.
Nel 1977 Ali affrontò Earnie Shavers, battendolo per decisione unanime ai punti in un incontro spettacolare, in cui il campione fu messo al tappeto alla quattordicesima ripresa da un potente gancio destro di Shavers. Ali dichiarò in seguito che Shavers fu il più potente pugile che avesse mai affrontato. In molti attribuiscono alla violenza di questo incontro la malattia(morbo di parkinson) che qualche anno dopo colpì Ali.
Su 61 incontri ha un record di 56 vittorie, 37 delle quali per KO. Ha perso per KO una sola volta.
Ritiratosi definitivamente dall'attività agonistica nel 1981, nel 1984 gli fu definitivamente diagnosticato il morbo di Parkinson e ha commosso e stupito il mondo apparendo come ultimo tedoforo alle Olimpiadi di Atlanta del 1996; in quell'occasione gli fu anche riconsegnata la medaglia d'oro vinta a Roma nel 1960, poiché si narra che abbia gettato la medaglia d'oro iginale in un fiume come plateale gesto di protesta verso il suo Paese e la perdurante discriminazione razziale che, al suo ritorno in patria dopo i fasti romani, portò un ristoratore a rifiutarsi di servirlo appunto perché nero.
Muhammad Ali è stato oggetto della biografia di Michael Mann nel film Ali del 2001. Il film racconta la vita del pugile (interpretato da Will Smith) dal match che gli valse per la prima volta il titolo mondiale dei pesi massimi fino alla riconquista, a Kinshasa nello Zaire, nel 1974 contro George Foreman.Il 9 novembre 2005 ha ricevuto la più alta onorificenza civile statunitense dal Presidente George W. Bush: la Medaglia presidenziale della libertà.

LA VITA PRIVATA:
Ali nella sua vita si sposò quattro volte ed ebbe sette figlie e due figli. Era debole in fatto di donne: si sposò la prima volta con Sonji Roi nel 1964, una donna conosciuta solo un mese prima, ed ebbe due figlie da relazioni extra-coniugali: Miya e Kualiah. Muhammad e Sonji divorziarono nel 1966 perché lei rifiutava di mettere il velo islamico. Nel 1967 Ali si sposò con Belinda Boyd, una ragazza di otto anni più giovane. Ebbero quattro figli: Maryum, nata nel 1968, Jamillah e Liban, nate entrambe nel 1970 e Muhammad Ali Jr., nato nel 1972.
Nel 1976 i due divorziarono, a causa di una relazione tra Ali e Veronica Porsche, un'attrice e modella e nel 1977 il pugile sposò Veronica ed insieme ebbero due figlie, Hana, nata un paio di anni prima, e Laila, nata nel dicembre del '77, che divenne un'eccellente pugile professionista e si laureò campionessa mondiale dei pesi Supermedi nel 2002. Si ritirò nel 2006 da imbattuta, vincendo tutti i 24 incontri disputati, di cui 21 per KO.
Nel 1986 Muhammad e Veronica divorziarono e alla fine di quell'anno l'ex-campione si sposò con Yolanda 'Lonnie' Ali, la figlia di due vecchi amici dei suoi genitori. Qualche anno dopo adottarono un bambino di nome Asaad Amin.

STILE DI COMBATTIMENTO:

Lo stile di combattimento di Ali era molto particolare: nonostante fosse agilissimo aveva anche una grande potenza, testimoniato dai molti KO inflitti ai suoi avversari (circa il 60% delle sue vittorie totali). Muhammad Ali martellava a distanza l'avversario con i suoi diretti e montanti. Ali saltellava intorno all'avversario sfruttando la sua stupefacente velocità di gambe e al contempo operava del trash talking (provocazioni) ai danni dell'avversario, che era così costretto a scoprirsi e veniva mandato al tappeto.

  
Il 30 ottobre 1974 riconquistò il titolo mondiale battendo per KO George Foreman a Kinshasa, Zaire,Ali vinse l'incontro grazie ad una tattica che nessuno avrebbe mai pensato che attuasse; persino i suoi allenatori erano increduli e non si capacitavano. Il Campione si incollò alle corde per 8 riprese, facendo sfogare tutta la potenza di cui disponeva Foreman contro un bersaglio inaspettatamente "elastico" costituito dal corpo di Ali e le corde del ring; pur venendo colpito da pugni micidiali l'azione elastica delle corde attenuava la potenza dei colpi di Foreman. Quando, verso la fine dell'ottavo round, si accorse che Foreman era stremato, Ali sferrò una serie di jab e uppercut che fecero crollare il rivale al tappeto per il conteggio finale. Fu una vittoria memorabile.